mercoledì 23 dicembre 2015

È il momento degli auguri. È il momento in cui mi prendo qualche attimo per ringraziarvi. E in particolare per ringraziare i ragazzi per l'impegno, la passione e la dedizione che mettono nel giocare a basket. L'associazione è vostra e oggi è forte grazie al vostro entusiasmo. Quest'anno siete quasi  100!

Umberto, con il sostegno di Alessandro, ha dato vita ad una realtà che fino a due anni fa' era impensabile. L'obiettivo della nostra società è quello di essere 100 anche a maggio, perché vorremmo che nessuno si perdesse per strada, perché tutti insieme facciamo squadra, perché tutti insieme siamo gli Argonauti!

Quest'anno però il ringraziamento più sentito va ai genitori. Ho sentito fortissimo il vostro sostegno e l'apprezzamento per il percorso che stiamo intraprendendo. Voi genitori che non perdete una partita dei vostri ragazzi, che girovagate per le strade della bergamasca alla ricerca della palestra sperduta che vedrà le gesta dei vostri eroi. Voi genitori che siete al tavolo della giuria delle partite in casa, voi che appendete striscioni, battete sulle pentole e incitate i vostri ragazzi, voi che "se c'è bisogno di qualcosa io ci sono", voi che organizzate le merende, che cercate gli sponsor, che ci mettete di tasca vostra, voi che pensate all'Associazione come qualcosa di vostro e non come un ente che fa giocare a basket i vostri figli. Questo sostegno lo sentiamo fortissimo, lo sento io, lo sentono Umberto e Alessandro. Noi siamo il braccio operativo degli Argonauti, ma la vera anima siete tutti voi che vi fate "il mazzo" perché gli Argonauti possano crescere ancora.

Questa occasione vuole anche essere un invito a tutti i genitori che invece si vedono poco in palestra. Vi invito a venire a vedere vostro figlio durante le partite e, compatibilmente con i vostri impegni anche durante qualche allenamento. È un modo per condividere qualcosa con lui, qualcosa a cui tiene tantissimo. Non ci sono molte occasione per vedere vostro figlio dare l'anima e sudare per ottenere un obiettivo. La partita è uno di questi. Quando è a scuola, o davanti ad un computer, o con gli amici non avete questa opportunità. Siete lontani fisicamente e spesso anche dai loro pensieri. Che abbia 6 o 20 anni non ha importanza. Lui fa' un canestro, un bel passaggio, subisce un fallo, esulta, gioisce, oppure sbaglia, commette un'infrazione, si arrabbia con il compagno, l'allenatore, l'arbitro, con se stesso. È un peccato perdere l'occasione di un contatto, di uno sguardo d'intesa,  di un sorriso.

Volevo chiudere con una frase che racchiudesse lo "spirito del basket", allora ho digitato su google questa frase virgolettata alla ricerca di una frase famosa. Ho ritrovato una bellissima dichiarazione d'amore di chi il basket lo vive da gregario, o meglio da gregaria!

Se avete tempo di leggerla cliccate qui, ne vale veramente la pena, e poi è più vicina di quanto ci si possa aspettare.

Ora mi rimangono solo gli auguri, auguri a tutti voi Argonauti di un bel Natale e di un bellissimo anno di basket

Massimo

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